Gianni Morandi, 70 e non sentirli

Dalle feste dell’Unità a Sanremo: la storia dell'eterno ragazzo che con 600 canzoni ha accompagnato generazioni d’italiani. [Francesco Troncarelli]

Gianni Morandi, 70 e non sentirli
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11 Dicembre 2014 - 10.15


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di Francesco Troncarelli

Gianni Morandi compie 70 anni. Sembra incredibile per uno come lui che viene considerato “l’eterno ragazzo” della canzone italiana per antonomasia. Eppure è così e i 70 anni ci sono tutti, portati brillantemente. L’immagine che il Gianni nazionale trasmette infatti è sempre giovanilistica, quella cioè di una persona in forma, piena di entusiasmo e gioia di vivere, tale e quale a quella degli esordi che risalgono al 1962.

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Ma non è solo l’immagine che è rimasta inalterata, anche la sostanza, ovvero la sua personalità, il suo modo di approcciarsi alla vita e al lavoro, il suo essere Gianni Morandi insomma, un uomo semplice e genuino, un artista vero e senza snobismi di sorta, un cantante amato da tutti e che ha accompagnato gli italiani da una generazione all’altra, fornendo con i suoi brani la colonna sonora di tanti momenti della loro vita.

Basta citare ad esempio alcuni pezzi che ha interpretato per rendersi conto della sua presenza nella cultura pop del Paese nel tempo. “Fatti mandare dalla mamma a prendere i latte” ,“In ginocchio da te”, “La fisarmonica”, “Un mondo d’amore” e “C’era un ragazzo che come me…” lanciati nei “favolosi Sessanta” , oppure quelli successivi come “Occhi di ragazza”, “Sei forte papà”, “Grazie perché”, “La mia nemica amatissima”, “Uno su mille”, “Si può dare di più”, “Banane e lampone”, “Bella signora”, fino ai recenti “Solo insieme saremo felici” con cui è tornato in classifica e “Io ci sono” appena uscito con il CD “Autoscatto 7.0” e già vendutissimo.

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Sposato due volte, tre figli e cinque nipoti, il nonno più in gamba d’Italia (22 le maratone a cui ha partecipato), in 52 anni di attività ha inciso 600 canzoni, 38 album e 45 raccolte, ha venduto 50 milioni di dischi, ha tenuto 4000 concerti in Italia e all’estero, ha girato 21 film (per lo più musicarelli con la prima moglie, l’attrice Laura Efrikian) e 7 fiction tv, numeri che parlano e si commentano da soli a cui si devono aggiungere le vittorie a Canzonissima, Cantagiro e Sanremo che ha anche condotto due volte.

Insomma Gianni, sempre Gianni, fortissimamente Gianni. Un personaggio del mondo dello spettacolo unico, benvoluto dai suoi colleghi e dalla critica. E ovviamente dai fan, come dimostrano quanti lo seguono quotidianamente su Facebook (un milione e 200mila amici) riempiendo la sua bacheca di “mi piace” e commenti su foto e post che pubblica. Come dire, Gianni, uno di noi.

Eppure Morandi che era partito dalla gavetta benedetto dalla mamma fan di Claudio Villa e dal papà ciabattino a Monghidoro che lo faceva esibire alle feste dell’Unità come bambino prodigio, dopo la sbornia degli esordi (“Alta pressione” con Rita Pavone in tv) e i tanti successi targati RCA sotto l’ala di Franco Migliacci che lo avevano reso popolarissimo, ha avuto un momento veramente difficile in cui la sua parabola artistica sembrava terminata. Avvenne quando la musica e la società cambiarono negli anni Settanta.

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Con l’avvento dei cantautori, i vari De Gregori, Venditti, Guccini, Lolli e dell’impegno politico, i giovani passarono dai juke bok agli eskimo, nessuno cercò più “Giberna” perchè troppo stampato anni Sessanta come quel soprannome che gli derivava dal servizio militare e così lui fu messo da parte alla stessa stregua di altri idoli del suo periodo e del suo genere.

A quel punto Gianni che “andava a cento all’ora” si ritrovò improvvisamente ad occupare le giornate. Fonda così la Nazionale cantanti di calcio e si mette a studiare. Si iscrive alla classe di contrabbasso al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, sette anni. Poi un giorno Mogol gli chiede perché non canta più e lui risponde: “Canto solamente insieme a pochi amici…”. Quella frase diventa il primo verso di “Canzoni stonate”, 1981, il successo musicato da Aldo Donati che lo riporta alla ribalta, la svolta che lo toglie dal dimenticatoio in cui era stato riposto troppo in fretta.

Praticamente il punto di partenza di una nuova vita senza più interruzioni né fermate, che procede tra tanti impegni e nuovi progetti fino ai giorni nostri. Fino ai 70 anni di questo artista diventato un amico di famiglia, entrato nelle case della gente per portare emozioni e regalare felicità con la sua simpatia e la sua musica e che oggi si festeggia tutti insieme: tanti auguri Gianni! .

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