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Catania, nessuna sede per l'Orchestra Falcone-Borsellino

L'Orchestra, che coinvolge minori della difficoltosa periferia catanese, è senza una sede. M5s denuncia: condizioni di locazione assurde.

Catania, nessuna sede per l'Orchestra Falcone-Borsellino
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20 Novembre 2014 - 17.30


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“Questa storia è indecente e non mi capacito di come si possa non aiutare, supportare un fiore nel deserto come l’Orchestra Falcone Borsellino di Catania. La Sicilia ha piene le tasche dell’antimafia da salotto, ci vogliono fatti concreti”. A dirlo è la deputata regionale siciliana del M5s Angela Foti, commentando quello che ha definito “l’assurdo contratto di affidamento provvisorio dell’ex cinema Midulla proposto dal comune di Catania all’Orchestra Falcone Borsellino”.

Da luglio 2014, l’Orchestra Falcone e Borsellino, che coinvolge una cinquantina di minori di una delle zone più difficili di Catania, San Cristoforo, non più una sede. I deputati pentastellati, che erano subito intervenuti nella vicenda, avevano presentato un’interpellanza all’Ars di Palermo, sede del governo regionale. Il 9 novembre 2014 il sindaco della città etnea, Enzo Bianco, “aveva annunciato la consegna dei locali all’Orchestra a condizioni favorevoli”. Condizioni che, secondo quanto denuncito dai cinquestelle, in realtà non ci sarebbero.

“I volontari della fondazione no profit ‘La Città Invisibile’, sotto la quale nasce la Falcone-Borsellino, si sono trovati davanti un contratto decisamente discutibile – hanno detto – I locali, per ben 16 ore settimanali, potrebbero essere utilizzati per altre attività comunali e da altre associazioni ed enti, quindi senza il controllo ma comunque sotto responsabilità dell’Orchestra”. I parlamentari 5 Stelle incontreranno prestissimo il sindaco Bianco per chiedergli di occuparsi personalmente della questione. “E’ evidente – hanno concluso – che la sua giunta e l’assessore Girlando soprattutto, non stiano concretizzando quello che Bianco il giorno 9 aveva dichiarato”.

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