Il ricco patrimonio della musica italiana parte per un viaggio che, per i prossimi sei mesi, attraverserà il Regno Unito grazie al progetto ‘Suona italiano, che coincide con il semestre italiano di presidenza Ue. Nello spirito degli organizzatori c’è l’intento di promuovere, avvicinare, scambiare e conoscer la musica italiana con quella inglese.
Il progetto è stato illustrato a Londra da Oscar Pizzo di Fondazione Musica per Roma, insieme all’ambasciatore d’Italia Pasquale Terracciano e la direttrice dell’Istituto di Cultura italiano Caterina Cardona, che hanno unito le competenze e le forze per rendere ‘Suona italiano possibile, trovando disponibilità e collaborazione in partner britannici tra i più prestigiosi.
«L’idea è che la cultura musicale italiana si è sviluppata e si sviluppa a 360 gradi – spiega Oscar Pizzo – diamo importanza a tutte le discipline, creando per lo spettatore delle connessioni particolari». Quindi l’opera come il jazz, la musica elettronica come il cinema, sono tutti approdi di questo viaggio che è anche ‘geografico, portando la musica di più parti d’Italia in diverse parti del Regno Unito. C’è poi il coinvolgimento dei Conservatori «che è una novità», dice ancora Pizzo, con l’intenzione di mettere in contatto studenti italiani con colleghi inglesi.
Si parte con un concerto nel cuore di Westminster dove si esibiranno giovani musicisti del Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, un’istituzione creata nel ‘600 per dare una prospettiva di lavoro ai giovani. Tema molto attuale, sottolinea l’ambasciatore Terracciano spiegando la scelta: «Questa è una delle emergenze di questo periodo e una delle risposte che dobbiamo dare se vogliamo effettivamente avvicinare l’Europa ai suoi cittadini».
Il viaggio di ‘Suona Italiano’ arriverà poi in Scozia, al festival internazionale di Edimburgo in agosto con il Guglielmo Tell di Rossini, prodotto dal Teatro Regio di Torino con la direzione di Gianandrea Noseda. In autunno ‘Suona italiano’ sarà all’Istituto italiano di Cultura che ospiterà da Nicola Piovani ai maggiori rappresentanti del jazz italiano, come Paolo Fresu e Danilo Rea. Stefano Bollani sarà poi al Barbican e Vinicio Capossela alla Royal Festival Hall, parte del ricco programma che andrà avanti fino alla fine dell’anno.