Vasco Rossi a Roma ed è subito record

Tutto esaurito per le tre date romane del Live Kom 014 che parte stasera dall’Olimpico. 400mila i biglietti venduti per il tour. La scaletta e le foto esclusive delle prove

Vasco Rossi a Roma ed è subito record
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25 Giugno 2014 - 10.27


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di Francesco Troncarelli

Vasco Rossi scende in campo e fa subito centro. Ogni suo tour muove centinaia di migliaia di persone ed ogni concerto è un evento. E la conferma la si avrà anche questi giorni con gli appuntamenti fissati con la sua musica. Si inizia con lo stadio Olimpico di Roma con tre concerti, oggi, domani e il 30 in quella che è la prima delle due tappe del “Live Kom ‘014”.

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Per le tre date romane sono stati venduti 170mila biglietti che se si sommano a quelli staccati per l’altra tappa, Milano, dove sarà presente a San Siro il 5, 6, 9 e 10 luglio, si arriva alla bella cifra di 400mila spettatori.

Numeri importanti, da record, come quello più personale che il rocker di Zocca sta per mettere a segno, ovvero i complessivi 16 concerti nella Capitale nel corso della sua carriera (tre volte al Flaminio e 13 all’Olimpico) e i 21 a Milano.

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Del resto lui è stato il primo, nel 1990, ad aprire gli stadi alla musica italiana e continua ancora oggi ad essere il primo nel suo genere con il suo indiscutibile carisma sul palco, da dove propone rock sempre attuale e canzoni che fotografano le inquietudini e gli stati d’animo della gente. L’unico a non subire l’influenza di mode e modi. È stato il primo, nel 1990, ad aprire gli stadi alla musica italiana e continua ancora oggi a essere unico. Unico, Vasco, a non subire modi e mode, il suo indiscutibile carisma sul palco, il suo rock sound e le sue canzoni, non subiscono flessioni nel tempo. E’ stato il primo, nel 1990, ad aprire gli stadi alla musica italiana e continua ancora oggi a essere unico. Unico, Vasco, a non subire modi e mode, il suo indiscutibile carisma sul palco, il suo rock sound e le sue canzoni, non subiscono flessioni nel tempo.

Sold out – Vasco cala il tris a Roma e il poker a Milano e vince. Sette appuntamenti, sette eventi, sette sold out in prevendita. A conferma di chi indica nel “sette” il suo numero preferito, fortunato. Rossi infatti è nato il 7 febbraio, si è sposato il 7 luglio di due anni fa con la compagna storica Laura Schmidt e con i sette eventi del Live Kom ‘013 ha letteralmente dominato la scena italiana come quella internazionale.

La Rivista a stelle e strisce “Bilboard “ ha pubblicato la classifica dei concerti per incasso e il Komandante con i 7 eventi tra Torino e Bologna, si è trovato per due volte davanti ai mitici Rolling Stones numeri uno da sempre, come ha dimostrato il loro concerto al Circo Massimo di domenica scorsa.
Ora però tocca al lui, 62 anni di “un duro che dura”, rasato a zero col nuovo look che lo fa tanto colonnello Kurtz di Apocalypse Now. Tocca al Blasco per quello che lui stesso ha definito”Lo spettacolo rock più potente ed emozionante al mondo». Al quale l’artista arriva tirato a lucido come non mai come testimoniano le foto pubblicate sulla sua pagina facebook (oltre 3milioni e 800mila amici), che lo vedono in tuta celeste allenarsi per fare il fiato o sul palco provare i pezzi, insieme ai soliti Klippini, i minivideo postati in bacheca con cui manda messaggi ai suoi seguaci.

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Sono definitivamente archiviati i tempi del male oscuro che lo affliggeva. Quei lunghi due anni in cui un batterio polmonare lo aveva tenuto lontano dalla folla e aveva fatto temere il peggio. Tutto passato, adesso è tornata la gioia di vivere, ed anche Vasco. Con la grinta di sempre.

La scaletta – Nelle tre ore di spettacolo puro del concerto, ci saranno come anticipato dal cantautore «alcuni ripescaggi inattesi dal passato e pezzi attesi del presente e del futuro», anche se non canterà nessuna delle nuove canzoni contenute nel prossimo album di inediti in uscita il 4 novembre, a parte l’ultimo singolo «Dannate Nuvole» che è in rotazione nelle radio da tempo.

Non mancherà ovviamente la canzone «Cambia-menti», pubblicata in versione digitale nell’ottobre scorso e subito entrata in classifica, per la quale c’è stata una genesi particolare: «Ho cominciato a scrivere le prime strofe di questa canzone tre o quattro anni fa in piena fase di furore creativo- ha spiegato- che mi teneva sveglio notte e giorno. Lo svolgimento del testo è continuato nel tempo. I cambia-menti sono sempre dovuti alla necessità».
Anche se non c’è ancora l’ufficialità, dall’entourage del Kom però, la cosidetta “combriccola del Vasco”, trapela quella che potrebbe essere la scaletta della prima serata, curata come sempre da lui insieme al factotum Guido Elmi: Intro, Gli spari sopra, Muoviti, Qui si fa la storia, La fine del millennio, Sally, Vivere, Credi davvero, Siamo solo noi, Cambiamenti, C’è chi dice no, La strega, Come stai, Manifesto futurista della nuova umanità, Interludio, Dannate nuvole, Vivere non è facile, Sballi ravvicinati del terzo tipo, C’ è chi dice no, Stupendo, Medley rock (Cosa vuoi da me, Gioca con me, Delusa, Buoni o cattivi), Rewind, Liberi liberi, Senza parole, I soliti, Siamo solo noi, Un senso, e gran finale, Vita spericolata e Albachiara con la quale è d’obbligo chiudere ogni sua performance.

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Le prove – Le prove per questo tour si sono tenute in Puglia, a Castellaneta Marina, quelle generali prima del debutto invece ci sono state l’altro ieri all’olimpico, alla presenza di migliaia di supporters del fan club che hanno gremito lo stadio, felici di poter godere questo privilegio. Ad accoglierli sull’imponente palco (800 metri quadri), con una passerella a ‘V’ che attraversa la platea e una scenografia con due ‘V’ rovesciate, uno schermo centrale che serve a dare profondità, due megaschermi laterali ed effetti luce e laser con tanto di sofisticate torri di amplificazione c’era lui con la band al completo.

In sostanza la formazione storica del gruppo che lo accompagna da sempre priva però del chitarrista Maurizio Solieri ormai in rotta definitiva col Komandante, che è composta da Claudio Golinelli (basso), Stef Burns (chitarra), Alberto Rocchetti (tastiere), Frank Nemola (tromba), Andrea Innesto (sax e cori) e, unica donna, Clara Moroni (cori). A loro si sono aggiunti il biondo Will Hunt, batterista preso in prestito agli Evanescence e il pugliese Vince Pastano alla chitarra ritmica.

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