Si svolgernno la sera del 9 marzo, al Tempio di Adriano, gli “Oscar del videogame”, dove le migliori produzioni del 2015, italiane e internazionali, grandi o piccole, si spartiranno i premi. Nintendo, con 7 giochi, porta a casa il maggior numero di nomination, che sono 14, compresa quella dello sparatutto sui generis, “Splatoon”, fra i 10 finalisti al “Videogioco dell’anno”. La seguono Microsoft, con 11 candidature per 4 giochi (“Ori and the Blind Forest” e “Rise of the Tomb Raider” in lizza per il premio più ambito), Bandai Namco, 10 candidature, Ubisoft e Sony con 8. Le stesse che totalizzano Warner Bros e Konami, ma con meno titoli in concorso.
Guardando i titoli in lizza nelle 19 categorie previste, sorprende che ha insediare The Witcher 3: Wild Hunt”, l’action role playing game dei CD Projekt, il gioco col più alto numero di statuette potenziali (7) ci sia oltre a “Batman: Arkham Knight”, e “Metal Gear Solid V: The Phantom Pain”, l’ultimo capolavoro del maestro dello stealth Hideo Kojima, anche “Life Is Strange” e soprattutto di “Her Story”. Il primo è un piccolo capolavoro di narrazione interattiva realizzato dai francesi DontNod Entertainment, che prima di trovare il supporto di Square Enix erano addirittura stati costretti a una pubblicazione a capitoli separati per far fronte ai costi.
che ha trasformato un full motion video, interpretato dall’ex musicista Viva Seifert, in un gioco investigativo senza precedenti.
Fra i delusi spiccano invece “Star Wars: Battlefront”, che nell’anno del ritorno al cinema di “Guerre stellari” conquista solo tre nomination tecniche (grafica, premio speciale del pubblico e miglior videogioco) e “Halo 5: Guardians”, icona videoludica con appena due nomination. Di seguito i dieci candidati al “Videogioco dell’anno”:
“Batman: Arkham Knight”
“Bloodborne”
“Fallout 4”
“Her Story”
“Life Is Strange”
“Metal Gear Solid V: The Phantom Pain”
“Ori and the Blind Forest”
“Rise of the Tomb Raider”
“Splatoon”