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'La diversità è ricchezza': la copertina de L'Espresso che farà impazzire mezza Italia

Per il prossimo 17 maggio, giornata internazionale contro l'omo-lesbo-bi-trans-fobia, l'Espresso pubblica una copertina a firma dell'artista fumettibrutti

'La diversità è ricchezza': la copertina de L'Espresso che farà impazzire mezza Italia
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Giuseppe Cassarà Modifica articolo

14 Maggio 2021 - 13.49


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In occasione del prossimo 17 maggio, giornata internazionale contro l’omo-lesbo-bi-tranfobia, l’Espresso farà uscire una copertina con un uomo in gravidanza. Il disegno, dell’artista fumettibrutti (al secolo Yole Signorelli, una delle rivelazioni del fumetto italiano degli ultimi anni), è molto più di ciò che vuole mostrare. A uno sguardo più attento si notano le cicatrici di una mastectomia e si indovina che quello è un uomo trans, nato con un corpo femminile e quindi biologicamente in grado di rimanere incint*. Casi del genere sono davvero accaduti – anche se si tratta ancora di un’eccezione, non certo di una ‘nuova normalità’ – e hanno provocato sempre la stessa reazione di rigetto profondo, che già si sta osservando tra i commenti che corredano i post dell’Espresso. Parole che esprimono solo disgusto e preoccupazione per i tempi che corrono. Una giornalista (cui non voglio fare pubblicità) in particolare scrive ‘non così’, anche se poi rifiuta il dialogo perché ‘se si discute ti danno della nazista’.

Ma ciò che l’Espresso vuole fare è proprio far discutere. Ed è per questo che questa copertina è così preziosa. Il dibattito sulle questioni di genere è impantanato, con entrambe le parti che rifiutano di discutere le proprie posizioni. E se dal lato della comunità Lgbtqi+ si registra una sempre più preoccupante tendenza al trincerarsi dietro assolutismi del tipo ‘o sei con me o sei contro di me’, dall’altro sarebbe curioso sapere quanti non si fermeranno semplicemente alla copertina ma questo numero della rivista lo acquisteranno, lo leggeranno e cercheranno di comprenderlo. Se posso azzardare una previsione, saranno davvero in pochi. E, cosa ancora più triste, tra chi non vorrà nemmeno approfondire l’argomento ci saranno tanti che si considerano liberali e di sinistra. Semplicemente perché ‘questo no’. Perché c’è un limite. Ma chi lo decide, il limite? La natura? Ma la natura ci ha dato dei corpi, non il manuale d’istruzioni su come usarli. 

‘La diversità è ricchezza’: questa la frase scritta sul pancione dell’uomo, e il senso è tutto lì. Non più un vuoto slogan ma un arricchimento di significati molto importante: diversi non sono solo i corpi, le pelli, le origini, le religioni. Lo sono anche le idee e le opinioni. Lo è ognuno di noi. Ed è questa ricchezza che si sta perdendo, che forse abbiamo già perduto. L’incapacità di confrontarci con il diverso, il disgusto che proviamo per ciò che non siamo abituati a vedere racconta di un mondo che si è trincerato dietro mura virtuali delle bolle social e di un’umanità che ha dimenticato il suo passato. Le stesse reazioni di disgusto, per dire, erano suscitate dall’idea delle coppie di razza mista. L’umanità evolve, inesorabilmente. E ciò che è ‘contro-natura’ oggi può non esserlo domani.

Spero sinceramente che la copertina venga letta nel modo secondo me più corretto: un invito al dialogo, al riscoprire la multicolore varietà del mondo. Purtroppo, gli attacchi di certa destra non mancheranno. Si griderà all’ideologia gender, si dirà che i gay vogliono prendere il posto delle donne (attacco che arriverà da una parte precisa di sedicenti femministe che non riconoscono l’esistenza delle persone trans, come se negare qualcosa la facesse smettere di esistere). Ma se qualcuno, anche solo una minoranza, avrà l’interesse a sentire cosa c’è da dire, a dare la parola a una giovane donna transessuale come Yole Signorelli, a capire che non c’è da avere paura del diverso se si compie lo sforzo di comprenderlo, allora ne sarà valsa la pena. Con una precisazione: abbiamo il diritto di non essere d’accordo. Anche quella è diversità. L’importante è non fare l’errore di pensare che al mondo della nostra opinione freghi qualcosa. La vita evolve, in forme che non rispondono alla nostra volontà. Forse ricordarlo sarebbe utile a tutti, nel tempo in cui avere 2mila follower su Twitter ci fa pensare di contare qualcosa.

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