Il cantante Marco Carta è stato arrestato ieri sera, insieme a una donna di 53 anni, per furto aggravato alla Rinascente di piazza del Duomo a Milano. Secondo l’accusa, il cantante vincitore di Sanremo, Amici e Tale e Quale Show aveva rubato sei magliette del valore di 1200 euro insieme a una donne di 53 anni.
Ma il giudice non ha convalidato l’arresto giudicando il cantante estraneo ai fatti che sarebbero invece attribuibili ad altri soggetti. Insomma un grande equivoco che ha fatto passare a Carta una brutta esperienza.
“È stata chiarita la totale estraneita’ di Marco Carta. Il giudice non ha convalidato l’arresto e non ha applicato nessuna misura cautelare” ha spiegato il suo avvocato Simone Giordano al termine dell’udienza in tribunale a Milano. “Il fatto – ha aggiunto – è attribuibile ad altri soggetti, lui è totalmente estraneo, è stato acclarato dal giudice. Marco è una bravissima persona”, ha detto.
“Non sono stato io a rubare, per fortuna è andato tutto bene, sono felice di poterlo dire”. Così il cantante ha commentato la vicenda con i giornalisti in tribunale a Milano. “Le magliette – ha aggiunto – non ce le ho io, l’hanno visto tutti. Ora sono un po’ scosso”, ha confessato Carta ai cronisti. “Chi li ha rubate? Non mi va di dirlo”, ha chiosato.
Nonostante tutto però è stata fissata a settembre la prima udienza del processo a Marco Carta, arrestato ieri alla Rinascente per furto aggravato insieme a una donna e che resta indagato. Il giudice questa mattina non ha convalidato l’arresto del cantante, al contrario di quello della donna. Per nessuno dei due sono state disposte misure cautelari.
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