Gérard Depardieu si racconta in un flusso travolgente in cui parla della sua vita e delle sue emozioni senza risparmiare nessuno, soprattutto il potere in tutte le sue forme, e in particolare quello delle grandi case di produzione cinematografiche e televisive.
Senza peli sulla lingua, Depardieu fa nomi e cognomi, espone la sua rabbia, ricorda il suo passato, gli amici dei tempi lontani, e quelli di oggi. Più che difendersi, si confessa, e sviscera i suoi pensieri sulla religione – per due anni si è convertito all’Islam – sulla politica, sull’ipocrisia dei media e della politica, sul suo rapporto con Putin, con il cibo e con l’alcool, sulla morte, sui figli, sui suoi amori.
Non un’autobiografia quindi, ma piuttosto una sorta di «orazione» per raccontare finalmente e completamente la propria complessa e contraddittoria interiorità.
Sono sempre riuscito a trovare dentro di me una forza, la forza della vita, il mio amore per la vita e per gli altri. Ciò che conta è davvero l’energia. E l’energia è semplicemente non avere paura. È guardare la gente dritto negli occhi con amore. La bellezza che è nell’anima è sempre nello sguardo. È lo sguardo che parla. Ci sono sguardi più o meno pesanti, ma uno sguardo deve sapere reggere. Niente è più bello e più stimolante di guardare l’anima dell’altro
Da domani in tutte le librerie.
Sabato 24 settembre Gérard Depardieu sarà a Roma. Alle ore 18 presentazione del libro alla Libreria Feltrinelli Galleria A. Sordi 33 (Piazza Colonna) – Roma. Interverrà insieme all’attore il giornalista Malcom Pagani