Non c’è nessuna responsabilità penale di terzi dietro la morte di Pino Daniele, il cantautore napoletano deceduto la notte tra il 4 ed il 5 gennaio 2015. Ad annunciarlo è stata la procura di Roma, che ha chiesto al gip l’archiviazione del fascicolo per omicidio colposo.
L’artista, da tempo malato di cuore, è morto per decadimento dell’organo. Secondo gli esperti, i consulenti nominati dai Pm titolari dell’inchiesta, “se Pino Daniele avesse scelto di essere ricoverato a Orbetello avrebbe avuto sicuramente maggiori possibilità di salvarsi, ma non è sicuro che avrebbe comunque superato il grave episodio cardiaco”.
“La scelta di ricorrere alle cure dell’Ospedale S. Eugenio a Roma – hanno continuato i consulenti della Procura – ha privato Pino Daniele di giovarsi di opportunità terapeutiche in modo tempestivo ma non possiamo affermare con alta e neppure buona probabilità logica, ma solo in termini di riduzione di chance, che il trasporto in Centro attrezzato piu’ vicino sarebbe stato salvifico”.