«Non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza perdono». Questa frase, presa a prestito papa Wojtyla,è apparsa sul suo profilo di Facebook di Fabrizio Corona, dopo [url”la decisione della Cassazione di dire no allo sconto di pena”]http://giornaledellospettacolo.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=79514&typeb=0&Loid=351&Corona-la-Cassazione-dice-no-allo-sconto-di-pena-[/url] per l’ex re dei paparazzi. La massima Corta ha accolto il ricorso del pm del tribunale di Milano contro quanto stabilito lo scorso febbraio dal gip, che aveva ridotto la pena a 9 anni, dai 13 anni e due mesi iniziali: Corona dovrebbe restare in carcere ancora per 11.
«Fabrizio continuerà comunque a combattere, ma non va lasciato solo», ha spiegato l’avvocato di Corona. Assieme all’altro legale, Antonella Calcaterra, il fotografo ha chiesto alla Sorveglianza di Milano di poter essere scarcerato per scontare la pena in comunità, visto che soffre di depressione, psicosi ed attacchi di panico. L’11 febbraio prossimo, un medico dovrà effettuare una perizia psichiatrica su Corona: dopodiché la palla passerà nuovamente ai giudici che dovranno decidere se l’ex paparazzo potrà terminare la condanna da Don Mazzi.