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Monica Bellucci: nessuna paura dei 50 anni

L'attrice fa un bilancio dei suoi 50 anni: sono viva, in salute e ho due figlie che adoro.

Monica Bellucci: nessuna paura dei 50 anni
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30 Settembre 2014 - 12.23


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“La prossima intervista sugli anni la farò quando ne sto per compiere 100”: con un’ironica battuta Monica Bellucci ha commentato il suo 50esimo compleanno. Nata a Città di Castello, in Umbria, prima modella, poi attrice, la Bellucci non ha paura dell’età che avanza: “Cinquant’anni? Non sono spaventata, sono viva, in salute, ho due figlie che adoro, direi che è un bilancio più che positivo”.

La bellezza, che è stata da sempre una delle caratteristiche della Bellucci, non è più fondamentale e l’attrice ha commentato come è cambiato, nel corso degli anni, il rapporto con il suo corpo: “All’inizio la bellezza serviva a proteggermi. E’ un talento naturale che, come l’intelligenza, ci è stato dato per metterci alla prova. E uno strumento del mio lavoro, ovviamente. Ma se è fine a se stessa può diventare un handicap. L’aspetto seducente rischia di trasformarsi in una maschera che impedisce agli altri di cogliere la tua anima. Non va bene come donna, tantomeno per una donna attrice”. Del resto, ha ricordato la Bellucci, uno dei suoi motti è quello che amava ripeterle sua nonna: “Per esssere bella fuori, devi essere bella dentro”

Amata da stilisti e registi – ultimo fra i tanti Emir Kusturica che l’ha voluta nel suo ultimo film -, Monica Bellucci è una donna consapevole che non ha paura del futuro: “Non ho più paura, mi sento serena. Ho imparato a confrontarmi con gli altri. Sono molto più contenta oggi che quando avevo trent’anni. E poi ho tanta energia , ho voglia di sperimentare, migliorarmi. Continuo dopo quasi 25 anni ad amare questo mestiere che mi spinge ala ricerca personale. Tra i film che hanno segnato la sua carriera ci sono “Sanguepazzo” di Marco Tullio Giordana, “L’uomo che ama” di Maria Sole Tognazzi, “Malena” ancora di Tornatore, “Manuale d’amore 3” di Giovanni Veronesi, “Un Été Brlant” di Philippe Garrel e “Le meraviglie” di Alice Rohrwacher, premiato nel 2014 a Cannes.

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