Undici minuti di applausi non sono pochi, nel mondo dello spettacolo. Perfino per un ballerino talentuoso come Roberto Bolle, abituato alle ovazioni del pubblico, deve essere difficile non rimanerne colpiti. Soprattutto, se questa volta il ruolo chiamato ad interpretare è quello del cattivo di Onegin.
Eppure, si può esser certi che se li è meritati tutti. Il balletto alla Scala di Milano, le cui coreografie sono state pensate ed elaborate da John Cranko, ha ottenuto una standing ovation degna di menzione.
Per Bolle si è trattato di un ritorno in uno dei ruoli che considera “più interessanti e drammatici per un protagonista maschile”, perché il giovane dissoluto che seduce Olga (Alessandra Vassallo) fidanzata con il suo amico Lenskij (Timofej Andrijashenko) snobbando l’amore di Tatjana (l’argentina Marianela Nunez principal del Royal Ballet), che poi anni dopo vorrebbe, inutilmente, riconquistare quando la trova sposata con il principe Gremin (Mick Zeni) è “più sfaccettato”, “più contorto” e “negativo” del classico principe che nel balletto è spesso relegato al ruolo di comprimario.
Per Nunez il debutto nel ruolo, ma non con il corpo di ballo della Scala e con Bolle. Ha infatti danzato in Giselle nella tournée californiana di questa estate e a giudicare dall’accoglienza tornerà.