di Chiara Zanini
Dopo il 25 aprile, il primo maggio è un’altra ricorrenza che celebreremo a casa. La pandemia ha evidenziato un’infinità di disuguaglianze ed il tema dei diritti dei lavoratori è più che mai centrale: molti l’hanno perso o lo perderanno, altri guadagneranno meno, altri ancora stanno lavorando senza la garanzia delle norme di sicurezza. Siamo abituati ad accostare la Festa dei lavoratori al concerto organizzato dai tre sindacati confederati in Piazza San Giovanni in Laterano a Roma, trasmesso dalla Rai, e alla risposta tarantina nata nel 2012, l’Uno Maggio Libero e Pensante, che vede come direttori artistici Michele Riondino, Roy Paci e Diodato. Ma quest’anno ci sono inevitabilmente dei cambiamenti dovuti alla pandemia in corso.
Se il Concertone sarà esclusivamente in streaming (clicca qui per la notizia), da Vicenza sarà trasmesso un altro appuntamento che vede interagire i sindacati: il Working Title Film Festival, previsto a fine settembre, promuove infatti insieme a Cinema Odeon, Cgil, Cisl e Uil Vicenza un dibattito sul lavoro ai tempi del Coronavirus e il film On va tout péter di Lech Kowalski (questo il 2 maggio, in anteprima italiana Vod). A parlare della complicata situazione del settore cinema saranno la direttrice artistica di Working Title Film Festival Marina Resta ed Enrico Ladisa, responsabile con Denis Lotti della programmazione del cinema Odeon (tutti i dettagli a questo link) E sempre sulla piattaforma Vod del Cinema Odeon in maggio verranno caricati alcuni film passati al Festival.
Un altro appuntamento indetto dalla Cgil è previsto da Bari, naturalmente on line, cui parteciperanno 250 lavoratori dello spettacolo pugliese: per seguire gli aggiornamenti c’è l’evento Facebook.
Da Taranto domani non ci sarà nessuna manifestazione, ma un documentario trasmesso on line. È stato infatti comunicato che nel “rispetto nei confronti di tutte quelle vittime che purtroppo questa pandemia ha causato (…) è stato deciso di realizzare un docufilm la cui regia sarà curata da Giorgio Testi, Francesco Zippel e Fabrizio Fichera. Come in un lento, inesorabile zoom ottico, il racconto audiovisivo si svilupperà attraverso una serie di stanze tematiche in cui verranno ospitati contributi di artisti e testimonianze volte a raccontare la storia di Taranto e le battaglie di chi lotta per recuperarne la bellezza e restituire ai suoi lavoratori la piena dignità e sicurezza.”
Da Torino arriva invece Mondo Nuovo, una diretta composta da dibattiti e concerti e organizzata da Comunet con Arci Torino in cui si parlerà di scuola, riproduzione sociale, migranti, diritti lgbtqi, lavoratori culturali, riders, no profit e molto altro. attraverso gli interventi di Mariangela Gualtieri, Michela Murgia, Tomaso Montanari, Nicola Lagioia, Cecilia Strada, Stefano Boeri, Fridays For Future, Irene Dionisio e le redazioni di Che Fare, Jacobin e Il Tascabile. Ci sarà anche la musica di Sud Sound System, Africa Unite, The Bluebeaters e altri (Il programma è a questo link).
On line corre anche la proposta di diversi gruppi di professionisti dello spettacolo di astenersi sui social da commenti e iniziative dalle 21 di giovedì 30 Aprile alle 3 di sabato 2 maggio (il primo a farlo è stato Antonello Venditti) cambiando la propria immagine profilo, per chiedere innanzitutto un reddito di base. Radio Onda D’Urto, partendo dalla medesima rivendicazione, ha in programma una diretta streaming (gli ospiti saranno annunciati a questo link) È recente la notizia che un musicista che stava recuperando i suoi strumenti in un magazzino è stato multato, pur avendo allegato alla propria autocertificazione una documentazione delle sue esibizioni, perché secondo il carabiniere che l’ha fermato queste non sarebbero “comprovate esigenze lavorative”. Sono in tanti a pensare che il lavoro nel mondo dello spettacolo possa essere solo un hobby.
La Casa delle donne di Milano, infine, invita a un dibattito per riflettere in particolare sul lavoro di colf, badanti e assistenti, prevalentemente donne che si prendono cura di anziani e bambini e svolgono le faccende domestiche. Sono un milione e mezzo in Italia e molte sono prive di tutela sanitaria, previdenziale, lavorativa (a questo link le istruzioni per partecipare su Zoom).
Per chi invece vorrà vedere un film sul tema del lavoro, ecco le nostre segnalazioni. I link portano ai siti che ospitano lo streaming.
Quando si parla di lavoro è impossibile non nominare Ken Loach. Chi ha un account su Amazon Prime o vuole provarlo gratuitamente per 30 giorni potrà fare una maratona con Io, Daniel Blake, Bread and Roses, Paul, Mick e gli altri e Riff Raff.
Tanti i titoli su Raiplay, ad esempio: Due euro l’ora di Andrea d’Ambrosio, Smetto quando voglio – Masterclass di Sydney Sibilia, Nome di donna di Marco Tullio Giordana, Come il vento di Marco S. Puccioni, Sole cuore amore di Daniele Vicari, Pericle il nero di Stefano Mordini, lo sceneggiato Tre operai di Citto Maselli e biopic su intellettuali e artisti come Fellini, Kubrick, Sepulveda, Pivano.
Sul canale legale Film&Clips ci sono classici come La classe operaia va in paradiso di Elio Petri e Tutto a posto e niente in ordine di Lina Wertmüller.
Tra i film presenti sul canale Vimeo del cinema Beltrade c’è Il gesto delle mani, di Francesco Clerici, che segue il processo di creazione di una scultura dell’artista Velasco Vitali, e Gesù è morto per i peccati degli altri di Maria Arena, che ha come protagoniste le prostitute di Catania. Si possono vedere pagando un biglietto, varie fasce di prezzo.
OpenDBB offre gratuitamente The Harvest di Andrea Paco Mariani e Vite al centro di Fabio Ferrero e Nicola Zambelli. Se The Harvest unisce il linguaggio del documentario alle coreografie delle danze punjabi per raccontare l’umiliazione dei lavoratori sfruttati dai datori di lavoro e dai caporali nell’Agro Pontino, Vite al centro indaga la trasformazione del mondo familiare partendo da una riflessione sul lavoro di donne e giovani nei centri commerciali, ponendo una domanda importante: quanto i progetti di vita ed i sogni personali sono ostacolati e messi a rischio in un periodo di crisi economica e fragilità sociale?
Streeen offre in streaming gratuito un documentario e alcuni cortometraggi. Il documentario è Senzachiederepermesso di Pietro Perotti e Pier Milanese, che racconta le lotte operaie alla Fiat Mirafiori negli anni Settanta, mentre i cortometraggi arrivano da un festival turco dedicato ai diritti dei lavoratori, Uluslararasi Isci Filmleri Festivali.
Davide Oberto, curatore di TFFdoc – Torino Film Festival suggerisce alcuni film passati al festival e attualmente disponibili su Vimeo: El lugar de las fresas di Maite Vitoria Daneris, storia di una contadina che vende frutta al mercato, Rosarno di Greta De Lazzaris, sui migranti che raccolgono pomodori, Bormida di Alberto Momo e Laura Cantarella, su una fabbrica di dinamite a Cengio che si serviva di manodopera a basso costo e fornì le guerre coloniali, incurante dell’elevato rischio ambientale.
Tra i film proposti dal Foggia Film Festival troviamo L’acqua calda e l’acqua fredda, che racconta gli operai che da Giovinazzo si sono trasferiti a Vicenza per lavorare in un’acciaieria. È diretto da Marina Resta, direttrice artistica del Working Title Film Festival, insieme a Giulio Todescan, ufficio stampa del festival. La stessa regista consiglia di seguire la pagina Facebook del WTFF, dove si trovano già alcuni suggerimenti per altre visioni: Saule Marceau di Juliette Achard, Per chi vuole sparare di Pierluca Ditano, Hoa di Marco Zuin.
Titoli bellissimi anche quelli sul sito del cinema Postmodernissimo di Perugia, tra cui segnaliamo il film di Giulio Squillacciotti sugli agitatori culturali che fecero conoscere l’hardcore e il punk americano in Italia prima che esistesse internet. S’intitola RMHC .1989/1999 Hardcore a Roma ed il link è questo.
Il collettivo Opponiamoci, nato all’interno dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, propone il documentario di Giandomenico Curi Working Class Heroes. Camminando e cantando la canzone del primo maggio. Un viaggio nella working class come l’hanno raccontata il cinema e la musica. Su Arcoiris TV.
La Cineteca di Milano offre – previa registrazione gratuita – alcuni titoli dal suo archivio, tra cui Gli scavi della linea metropolitana 1 a Milano.
Starman, il documentario di Gianluca Cerasola sull’astronauta Luca Parmitano e la missione Beyond cui ha preso parte, è on demand su diverse piattaforme.
Infine, per chi è interessato alle professioni del cinema, c’è l’offerta di Fuorinorma.org e della Fondazione Cinema per Roma. Fuorinorma propone Filmstudio, mon amour, di Toni D’Angelo, storia del celebre cineclub di Trastevere dagli anni Sessanta a oggi, e Sassi nello stagno di Luca Gorreri, sul Salso Film e TV Festival (per alcuni anni uno dei festival più importanti in Italia), conducendoci ad una riflessione sul ruolo culturale dei festival in generale.
La Fondazione invece lancia Backstage: il cinema e i suoi mestieri, una raccolta di testimonianze, tra cui quelle di Anna Foglietta e Pierfrancesco Favino, cui seguiranno Daniele Luchetti, Pietro Valsecchi, Nicola Guaglianone, Daniele Ciprì, Massimo Cantini Parrini, Francesco Vedovati, Francesco Pegoretti.