Erano oltre trecento, per lo più in tuta bianca, gli attivisti che oggi dall’alba fino al primissimo pomeriggio hanno occupato il red carpet della Mostra del cinema di Venezia per contestare le Grandi navi in laguna, per invocare una presa di coscienza e azioni politiche concrete per fermare i cambiamenti climatici provocati dall’uomo.
Hanno chiesto, invano, che il mondo del cinema proclamasse l’emergenza climatica. Come ha riferito Radio Popolare Mick Jagger, che stasera sfilerà sul tappeto rosso, ha manifestato solidarietà.
Verso le 14 gli occupanti hanno lasciato di propria volontà il tappeto rosso per evitare ogni tipo di scontro con le forze dell’ordine, hanno spiegato all’Ansa, anche se sono rimasti delusi dalla Biennale perché non ha risposto alla richiesta di un incontro con l’ente e dalla mancanza di “un appoggio da parte di qualche attore militante” in cui speravano. Alle 17 hanno annunciato una manifestazione nel centro dei Lido, pacifico, mentre un piccolo gruppo è rimasto presso il red carpe per dare visibilità alla protesta.
L’Ansa nota come la protesta sia arrivata sul red carpet nonostante i controlli serrati alla “zona rossa” intorno al Palazzo del Cinema. Gli occupanti vengono da tutta Europa, partecipano al Venice Climate Camp, campeggio sul cambiamento climatico e contro le devastazione ambientali e le Grandi navi a Venezia. Ai media hanno detto di essere arrivati all’alba, di non aver incontrato ostacoli e documentano la loro azione sul sito Global Project Info. L’hashtag era #WeWantTheRedCarpet