La morte di Robin Williams può aver influito sull'aumento dei suicidi negli Stati Uniti | Giornale dello Spettacolo
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La morte di Robin Williams può aver influito sull'aumento dei suicidi negli Stati Uniti

Ne parla una ricerca pubblicata su Plus One, che ha analizzato i dati tra il 1999 e il 2015, pochi mesi dopo la morte dell'attore

La morte di Robin Williams può aver influito sull'aumento dei suicidi negli Stati Uniti
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8 Febbraio 2018 - 19.21


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Robin Williams si è tolto la vita nel 2014, e da allora, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Plos One, è stato riscontrato un aumento del 10% dei suicidi negli Stati Uniti nei mesi immediatamente successivi.

Che il suicidio di Williams abbia creato un precedente in grado di influenzare altre persone è da dimostrare, ma i ricercatori della Mailman School of Public Health della Columbia University hanno analizzato i tassi di suicidio mensili negli Stati Uniti dai Centers for Disease Control dal gennaio 1999 al dicembre 2015 per sesso, età e metodo. Rispetto ai 16.449 suicidi attesi da agosto a dicembre 2014, ovvero i mesi successivi alla morte di Williams, ne sono stati riportati 18.690. L’aumento maggiore è stato fra gli uomini di età compresa tra 30 e 44 anni. 

Inoltre ad aumentare è la metodologia scelta proprio dall’attore, ovvero il soffocamento, che segna una crescita del 32% dal 2014, rispetto a un aumento del 3% per tutti i suicidi con altri metodi.

“Anche se non possiamo determinare con certezza che queste morti siano attribuibili a quella di Robin Williams, abbiamo riscontrato sia un rapido aumento dei suicidi nell’agosto 2014, che specificamente quelli per asfissia”, ha osservato David S. Fink, autore principale. La sua scomparsa, aggiunge, “potrebbe aver fornito lo stimolo necessario ai segmenti ad alto rischio della popolazione, per passare dal pensiero ai fatti». Gli effetti dei suicidi delle celebrità hanno portato l’Organizzazione Mondiale della Sanità a stabilire linee guida sui media per riferire della morte di una celebrità di alto profilo, che consigliano, ad esempio, di non scendere nei dettagli. Non sempre però sono rispettate. Da approfondire, concludono i ricercatori, è anche il nuovo ruolo svolto dai social.

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