Nata il 17 novembre del 1966, Daniele Sylvie Maupu (questo il suo vero nome) diventò allora l’idolo delle giovanissime. Piaceva troppo la storia di questa adolescente divisa tra i primi amori e la crisi coniugale dei genitori con la scena culto in cui Vic viene iniziata alle cuffie del walkman.
Tre anni dopo, arrivò, manco a dirlo, il sequel (Il tempo delle mele 2) che porto alla Marceau i primi riconoscimenti: il Premio Cesar come ‘Miglior attrice promettente’. Da allora è passato molto tempo e molti film per l’attrice nata nei sobborghi di Parigi e con padre camionista. Ad esempio, ‘Police’ (1985) di Maurice Pialat (in cui e’ la donna di uno spacciatore al fianco di Gérard Depardieu) e ‘Le mie notti sono piu’ belle dei vostri giorni’ di Andrzej Zulawski (regista che divenne suo compagno e dal quale ha avuto, nel 1995, il figlio Vincent). E ancora, tra i suoi molti film, si trovano: ‘Eloise la figlia di D’Artagnan’; ‘Braveheart’, al fianco di Mel Gibson, in cui e’ la Principessa Isabella; ‘Sogno di una notte di mezza estate’ con Rupert Everett (nel ruolo di Ippolita) e, infine nel 1999, arriva anche l’ambito ruolo di Bond Girl in ‘Agente 007 – Il mondo non basta’ a fianco di Pierce Brosnan. L’attrice, allora 33enne, abbandono’ definitivamente i panni di ‘fidanzatina di Francia’ e vesti’ quelli di ‘Elektra’, malvagia orfana di un miliardario, che viene immancabilmente sedotta da 007. Nella scena più ‘hard’, l’attrice appare anche nuda vicino a Brosnan.
Il 1995 e’ l’anno del suo esordio dietro la macchina da presa con ‘L’aube a’ l’envers’, un cortometraggio di 9 minuti che inauguro’ la rassegna del Festival di Cannes del 1995.
Lo scorso anno l’attrice ha rifiutato la Legione d’Onore, massima onorificenza della Republique. Ad indignare Marceau, è stata l’attribuzione dello stesso riconoscimento al principe ereditario saudita nonche’ ministro dell’Interno di Riad, Mohammed ben Nayef, accusato di violazione dei diritti umani.