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Moonwalkers: l'allunaggio da ridere

Presentato al Torino Film Festival, Moonwalkers di Antoine Bardou-Jacquet: un concentrato esplosivo di satira, ironia in un racconto spatter e post-moderno.

Moonwalkers: l'allunaggio da ridere
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24 Novembre 2015 - 11.33


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di Davide Monastra

Un evergreen delle teorie cospirazioniste rigurada l’allunaggio del 1969: Armstrong e compagni hanno davvero camminato sulla Luna o è stato il più grande imbroglio della storia recente? Una domanda a cui ha provto a rispondere il regista Antoine Bardou-Jacquet che con il suo Moonwalkers che, attingendo alle dicerie, si diverte a portare sul grande schermo un racconto pop, psichedelico, post-moderno.

Presentato al Torino Film Festival nella sezione Festa Mobile, Moonwalkers spiega come gli americani avrebbero voluto mettere su il loro piano B da mandare in mondovisione qualora la missione Apollo avesse fallito l’atterraggio sulla Luna. Ad un agente della Cia, turbato ancora dalla violenza della guerra in Vietnam, poco prima della tanto attesa pensione, viene affidato quest’ultimo e importantissimo compito: volare a Londra per Stanley Kubrick a girare il finto allunaggio. Una serie di equivoci, faranno sì che lo 007 si imbatta in un agente cialtrone, desideroso solo di avere la valigietta con il denaro.

Antoine Bardou-Jacquet si prende gioco di tutti, dai fricchettoni della Londra fine anni ’60, alla Guerra Fredda, mescolando stili e generi diversi che vanno dall’omaggio a Kubrick allo splatter tarantiniano: un concentrato di satira e ironia.

Divertente, sfacciato, spudorato: Moonwalkers è un susseguirsi di gag a volte anche senza senso e piene di black humor, aiutate dalla straordinaria interpretazione di Ron Perlman e Rupert Grint, il Ron di Harry Potter.

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