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Il soprano Daniela Bruera: sono tutto quello che canto

Per Daniela il canto è una passione che supera ogni difficoltà, seppur nata per caso a 18 anni.

Il soprano Daniela Bruera: sono tutto quello che canto
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26 Ottobre 2015 - 13.54


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di Massimiliano Perlato

Il soprano Daniela Bruera è nata a Carbonia ma cresciuta a Sant’Antioco, dove ha mosso i primi passi nel canto nel coro della Chiesa. Liceo classico nella città mineraria, dove ha anche vissuto, e poi trasferimento a Cagliari, quando arrivò il momento degli studi universitari. Nel capoluogo sardo ha frequentata il Conservatorio Pierluigi da Palestrina

Per Daniela il canto è una passione che supera ogni difficoltà, seppur nata per caso a 18 anni. Sino ad allora la musica era si presente avendo già studiato pianoforte da bambina. Si iscrisse a Lettere Moderne con indirizzo artistico su insistenza della madre che la incitò a prendere il diploma in solfeggio. Da lì cominciò il percorso nel canto grazie al direttore del Conservatorio Nino Bonavolontà che ne percepì le potenzialità vocali. Fu poi Maria Casula, persona importantissima nella vita di Daniela grazie alla carica emotiva e artistica eccezionale, che le trasmise definitivamente la passione per il canto lirico. Da lì la decisione di proseguire gli studi vocali a Milano nel Conservatorio Giuseppe Verdi.

Dopo aver vinto nel 1990 il concorso As.Li.Co., debutta in Juditha Triumphans di Vivaldi, composizione ripresa successivamente a Napoli con l’Orchestra Sinfonica della Rai diretta da Alberto Zedda. Da allora ha intrapreso una rapida carriera che l’ha condotta sui palcoscenici di alcuni importanti teatri, fra i quali Teatro alla Scala, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Regio di Torino, Teatro Regio di Parma, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Lirico di Cagliari, Festival Mozart della Coruña, Staatsoper e Deutsche Oper di Berlino, Teatro São Carlos di Lisbona. Ha avuto modo di collaborare con importanti direttori d’orchestra, fra i quali Daniel Barenboim, Gianandrea Gavazzeni, Riccardo Muti e Alberto Zedda. Ha interpretato con grande successo L’elisir d’amore al Grand Théâtre de Tours, Szenen aus Goethes Faust di Robert Schumann al Teatro Regio di Parma, il Requiem di Fauré al Teatro Lirico di Cagliari, Rigoletto ad Hong Kong (in tournée con il Teatro Regio di Parma), La traviata a Tokyo, Don Pasquale (Norina) e L’elisir d’amore (Norina) al Teatro Regio di Torino, La bohème al Stadttheater di Berna, Lucio Silla all’Opéra de Nizza, Don Pasquale all’Opéra de Tolone. Fra i successi si segnalano anche un tour europeo a fianco di Andrea Bocelli, Carmina Burana al Teatro Regio di Parma, Rigoletto all’Auditorium della Conciliazione di Roma, La traviata a Lisbona, Falstaff al Teatro Pergolesi di Jesi, La Juive alla Fenice di Venezia, Don Pasquale alla Deutsche Oper di Berlino, Die Zauberflöte al Teatro Regio di Parma, nonché i Vesperae solemnes de Confessore di Mozart al Teatro Lirico di Cagliari. Nel corso della sua carriera ha avuto modo di partecipare ad importanti produzioni, fra le quali Il trionfo del tempo e del disinganno di Händel e Stabat Mater di Pergolesi a Milano, la prima esecuzione moderna dell’opera di Cimarosa Amor rende sagace con Enzo Dara (incisa per Bongiovanni), una tournée in Corea e Giappone con la Petite messe solennelle e Il signor Bruschino, con la direzione di Alberto Zedda, Il matrimonio segreto (Carolina), Der Rosenkavalier (Sophie), Don Giovanni (Zerlina), Le nozze di Figaro (Susanna) alla Staatsoper di Berlino, Così fan tutte (Despina) al MozartFest di Berlino e alla Staatsoper unter den Linden (nuova produzione diretta da Daniel Baremboim, disponibile in DVD), Mirandolina (ruolo del titolo) al Wexford Opera Festival, La bohème (Musetta) e Alfonso und Estrella (Estrella) al Teatro Lirico di Cagliari, Zaïde (ruolo del titolo) al Festival Mozart della Coruña, Il viaggio a Reims al Teatro Carlo Felice di Genova, Hans Heiling di Märschner al Teatro Lirico di Cagliari, Ariadne auf Naxos al Teatro Comunale di Ferrara e al Teatro Comunale di Modena, Rigoletto al Teatro Regio di Parma. Al Teatro alla Scala di Milano ha cantato Armide di Gluck, La rondine e La bohème.

Oggi Daniela Bruera è una cantante affermata nel panorama della lirica internazionale. Nel suo repertorio occupano un posto particolare Musetta, ruolo che ho cantato moltissimo e poi Traviata. Forse perché sono ruoli che più di altri mettono in luce anche le sue capacità recitative. Il teatro è un’altra delle sue passioni fin da ragazzina, quando a Sant’Antioco andava a vedere tutti gli spettacoli del Circuito teatrale regionale sardo al “Savoia”. Quando ha compreso che l’opera non è solo canto ma anche teatro, la sua passione si è fatta ancora più forte e il suo approccio con i personaggi da interpretare è sempre “teatralmente coinvolgente”. Di ogni personaggio da interpretare, ama scoprirne le sfaccettature più celate. Dei suoi ruoli, la Bruera ama affermare che sono donne che le appartengono tutte in una ricerca simil catartica che arriva direttamente al cuore del pubblico che l’ascolta. Da diversi anni vive a Napoli ma per Daniela è sempre un’emozione forte tornare a casa, magari per rivedere i luoghi e le persone che hanno inciso nella sua crescita. Perfezionista, sempre attenta a tutte le sfumature da migliorare, il lavoro non è però mai stato totalizzante per Daniela Bruera, soprano, sì, ma anche madre di un figlio, con cui si deve giustamente giostrare, e calibrare gli impegni. Fuori dalla lirica, un’altra passione è l’aver riscoperto la fede. A Napoli fà parte di una comunità cattolica molto attiva, vicina ai più bisognosi. Questo le ha dato nuova linfa, maggiore serenità, anche nel lavoro.

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