Saranno quindici i lungometraggi in prima mondiale che andranno ad ingrossare il programma della Sala Web della 72ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica 2015. Dodici di essi faranno parte della sezione Orizzonti e tre di Biennale College-Cinema. Il programma della sala Web sarà diretto da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta.
La Sala Web torna alla 72/a edizione della Mostra di Venezia dopo il grande successo riscosso nei quattro anni precedenti.
La sezione web permette la visione di film del festival attraverso il sito www.labiennale.org, per cinque giorni a partire da quello in cui vengono presentati in prima mondiale al Lido.
L’acquisto online dei biglietti o dei pass è partito da lunedì 17 agosto sempre sul sito della Biennale di Venezia, www.labiennale.org.
Nella sezione Orizzonti si trovano, tra gli altri, disponibili online due attesissimi film italiani:’Italian Gangsters’ e ‘Pecore in erba’. Il primo, di Renato De Maria, è viaggio nella criminalità italiana dal dopoguerra al boom economico, dagli episodi della banda Cavallero al ‘solista del mitra’ Luciano Lutring. Il tutto supportato da testimonianze e filmati d’archivio.’Pecore in erba’, invece, di Alberto Caviglia, è un surreale e ‘falso documentario’, ambientato a Trastevere. Si tratta di un genere completamente nuovo e innovativo per i film di questo argomento.
La sezione Orizzonti, presenterà in Sala Web le opere di cineasti di tutto il mondo, già acclamati ai festival internazionali. Si segnalano: lo statunitense Jake Mahaffy, vincitore del Gran Premio al festival South by Southwest (SXSW), a Venezia con Free in Deed, l’algerino Merzak Allouache (Madame Courage), l’indiano Vetri Maaran (Interrogation), il brasiliano Gabriel Mascaro (Neon Bull). Disponibili anche le opere prime di Anita Rocha Da Silveira (Mate-me pro favor, Brasile), Hadar Morag (Why Hast Thou Forsaken Me, Israele), Yorgos Zois (Interruption, Grecia).
Ancora la Sala Web presenterà tre nuovi lungometraggi di Biennale College- Cinema. Il laboratorio di formazione per lo sviluppo e la produzione di opere a micro-budget realizzato dalla Biennale nel 2012, nei primi sei mesi di attività, ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali.
Per il 2015 i tre nuovi titoli sono: Baby Bump di Kuba Czekaj (Polonia), incentrato sulla paura della pubertà di un ragazzo polacco, The Fits di Anna Rose Holmer (Usa), film sulla danza giovanile ambientato a Cincinnati e Blanka di Kohki Hasei (Giappone, Italia), storia di una bambina orfana di Manila.
Tre storie sull’adolescenza che narrano quanto siano diffuse le difficoltà di crescita anche se in ambienti completamente diversi.
Quest’anno la Sala Web diventa di respiro prettamente internazionale, presentando film provenienti o coprodotti da 20 Paesi, fra i quali figurano anche Argentina, Francia, Giappone, Iran, Messico, Polonia.
Saranno raccontate diverse storie: la questione degli immigrati in India (Interrogation), la lotta di donne forti in Iran (Wednesday, May 9) o negli Usa (Free in Deed), gli adolescenti abbandonati o a rischio nel mondo (Madame Courage, Why hast thou forsaken me?, Mate-me por favor).