Salvatores inaugura il fantasy all'italiana

Presentato a Roma 'Il ragazzo invisibile' che uscirà nelle sale il 18 dicembre 2014, distribuito da 01 in 400 copie.

Salvatores inaugura il fantasy all'italiana
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1 Dicembre 2014 - 16.01


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Con “Il ragazzo invisibile”, che sarà distribuito da 01 nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 18 dicembre 2014 in 400 copie, si aprirà la “strada italiana al fantasy”. Ne è certo il regista del film, il premio Oscar Gabriele Salvatores che ha deciso di dirigere questa pellicola per ragazzi,in cui è raccontata la storia di Michele, adolescente come tanti di una tranquilla città sul mare, che scopre il super-potere dell’invisibilità.

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“Sono da sempre attratto dalle storie che ti permettono di visitare mondi fantastici. E se un film ti permette questo allora a me piace” ha dichiarato il regista presentando “Il ragazzo invicibile” a Roma. “Non ho visto tutti i film di supereroi che sono usciti negli ultimi anni e tra quelli che ho visto non tutti mi piacciono – ha aggiunto Salvatores -. Altri però si davvero tanto, come il primo Batman di Tim Burton. Se devo dirvi però come mi sono avvicinato al film allora la mente va al film ‘Lasciami Entrare’, una pellicola sui due giovani vampiri, che più che un fantasy o un horror alla fine è una storia d’amore. Ecco questo è l’approccio che mi piace”.

Per Salvatores questo film, che fa parte di un genere poco sperimentato in Italia, è stato una nuova sfida professionale: “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità, come ci insegna l’Uomo Ragno. Io come regista sento la responsabilità di non fare sempre le stesse cose e di sentirmi sempre giovane. Perché quando ti ripeti secondo me devi smettere di lavorare. Quando ho fatto Nirvana ho approfittato del fatto che avevo appena vinto l’Oscar, non potevano certo dirmi di no. Ora invece abbiamo cercato di fare un prodotto che in questo momento è in grandissima voga nel mondo del cinema internazionale e così abbiamo provato anche con i supereroi”.

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Il produttore Nicola Giuliano ha spiegato: “Il film nasce proprio dalla domanda che ci siamo posti del perché in Italia non si fanno certi film. Ora chiaramente aspettiamo la risposta del pubblico”. La sceneggiatrice Ludovica Rampoldi ha invece dichiarato: “Quando abbiamo iniziato a scrivere la storia sapevamo che avremmo avuto un budget corrispondente ad un minuto di quello che è costato I Guardiani della Galassia e per questo dovevamo riuscire a puntare anche molto sui personaggi e sulla storia. Il film è anche uno sguardo sull’adolescenza e la scoperta di se stessi in un periodo della vita così importante e particolare”.

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