“Triangle”, nuovo film di Costanza Quatriglio, è stato presentato al Torino Film Festival nella sezione curata da Paolo Virzì, intitolata “Diritti e Rovesci”, in cui sono stati presentati 5 lavori di altrettante registe italiane che analizzano il mondo del lavoro. La pellicola racconta due tragedie che sono tra di loro speculari e che hanno la capacità di far riflettere lo spettatore sulle condizioni delle operaie.
A confronto la New York di un secolo fa e l’Italia di oggi: per ricordare due storie in cui le vittime sono solo le donne che lavorano. Da un lato l’incendio nella fabbrica Triangle, che prese fuoco nel 1911, e le operaie tessili di Barletta morte, schiacciate dalle macerie di un maglificio fantasma.
La voce che racconta la pellicola di Costanza Quatriglio è quella dell’unica sopravvissuta al dramma pugliese, che fa rivivere il ritorno alla condizione preindustriale e la necessità di un nuovo inizio.
“Narrare il lavoro – ha dichiarato la regista – è di per sé una delle sfide più difficili perché gli agguati si amplificano e possono diventare trappole. In Triangle ho cercato di mostrare come la condizione operaia oggi sia la stessa di quando c’era la fabbrica, anche nel rapporto con la macchina. Nel 2011 a Barletta a crollare non è stata solo una palazzina ma una intera civiltà”.