Gli animatori italiani in protesta: no alla deroga di Agcom a Disney

La Disney ha ottenuto la deroga, dichiarando che non esistono produzioni degne di nota in Italia. Cartoon Italia: 'I nostri sono prodotti di qualità'.

Gli animatori italiani in protesta: no alla deroga di Agcom a Disney
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7 Novembre 2014 - 12.26


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Gli autori e produttori di animazione italiani hanno deciso di manifestare tutto il loro dissenso contro la decisione di Agcom di esonerare la Disney dall’obbligo di legge di investire il 10% dei suoi introiti netti annui nella produzione di «opere europee di produttori indipendenti e opere cinematografiche di espressione originale italiana». La delibera di Agcom, hanno affermato i professionisti dell’animazione italiaana, ha accolto la tesi di Disney che aveva chiesto la deroga sostenendo l’impossibilità di trovare produzioni italiane di sufficiente qualità per essere mandate in onda sui suoi canali.

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Un’affermazione contestata con forza da Cartoon Italia, l’associazione nazionale dei produttori di animazione, Cartoon Lombardia, associazione dei produttori lombardi di animazione, e Asifa Italia, che rappresenta gli autori dell’animazione, che in una nota congiunta hanno dichiarato: «I nostri prodotti hanno una qualità riconosciuta a livello internazionale». Per le associazioni questa deroga rappresenta per il mondo del cartoon made in Italy «un danno economico molto pesante e un danno di immagine altrettanto grave, con la denigrazione dei nostri prodotti. Cartoon Italia, Cartoon Lombardia e Asifa si riservano ulteriori iniziative per tutelare l’immagine della produzione italiana di cartoni animati».

Nel loro comunicato stampa le associazioni hanno sottolineato che «l’affermazione di Disney Italia che dichiara di essere ‘nell’impossibilità di acquisire serie televisive europee di produzione indipendente che siano in grado di rappresentare fedelmente quel sistema di valori e quei livelli di qualità in grado di soddisfare compiutamente le particolari aspettative del pubblico di riferimentò. In realtà, i produttori italiani indipendenti producono programmi di animazione per l’infanzia con una qualità riconosciuta a livello internazionale (le vendite sul mercato mondiale lo provano) e che veicolano valori quali l’amicizia, il rispetto della famiglia e degli altri, la tolleranza, lo spirito di squadra etc… perfettamente riconducibili alla linea editoriale della Disney».

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«Il settore – hanno ricordato le associazioni- si estende inoltre all’indotto del licensing e alle produzioni pubblicitarie, ai video games, alle app per tablet e smartphone, all’editoria digitale, agli effetti speciali e alla simulazione in campo industriale, scientifico, medico e architettonico. Un comparto innovativo che rappresenta un importante sbocco professionale e lavorativo per migliaia di giovani con competenze artistiche e tecnologiche nella realizzazione di immagini digitali».

Le associazioni «continueranno il loro impegno a tutela dell’industria e dell’arte dell’animazione italiana» e hanno chiesto ufficialmente all’Agcom l’accesso l’accesso alla documentazione sulla base della quale è stata emanata la delibera, nonché una consultazione pubblica con riguardo ai futuri provvedimenti di deroga sia a favore di Disney Italia che di altre emittenti. In conclusione la nota ha sottolineato l’ottimo stato di salute dell’animazione italiana che tra cinema e televisione «comprende 70 società con più di 3.000 addetti, inclusi i free lance, ed è in grado di fornire, grazie anche ad accordi di coproduzione con i partner europei, centinaia di ore annue di programmi».

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