«Il Rosa Nudo» di Giovanni Coda è stato selezionato tra i finalista dell’Underground Film Festival di Melbourne. Un altro importante traguardo per il pluripremiato film del regista cagliaritano che ha già collezionato premi prestigiosi e ha partecipato a 13 festival internazionali.
Girato in bianco e nero racconta la storia del francese Pierre Seel, deportato a 17 anni, perchè omosessuale, in un lager nazista, torturato, marchiato col triangolo rosa e sopravvissuto all’orrore. È la trasposizione cinematografica di «Moi, Pierre Seel, deportè homosexuel», scritto dal protagonista e da Jean Le Bitoux.
«Un film sulla memoria che pone l’accento sui diritti civili negati, di grande valenza artistica e sociale – ha sottolineato l’assessore alla Cultura della Regione Sardegna, Claudia Firino, incontrando i giornalisti insieme al regista -. È un riconoscimento tardivo, ma è motivo di orgoglio avere un rappresentante della nostra isola in questo importante festival».
Venerdì 19 settembre 2014 il film sarà presentato a Melbourne, alla vigilia del verdetto della giuria. E Coda si prepara per la trasferta australiana, col supporto della Film Commission targata Sardegna. L’opera sperimentale e indipendente, ad un anno e mezzo dalla sua nascita ha vinto il Seattle Social Justice Film Festival e il Gothenburg Indipendent Film Festival, è stata selezionata 13 volte in festival internazionali e ha avuto quattro nomination per il David di Donatello e una per il Ciak d’oro.
«È un grande risultato per la cinematografia sarda – ha sottolineato l’autore – siamo competitivi e lo stiamo dimostrando». L’annuncio della selezione australiana è stato dato questa mattina in assessorato alla presenza anche del cast. «Il Rosa Nudo mi ha emozionato – ha confessato la Firino – Giovanni Coda in un certo senso è l’emblema di un mondo di artisti che ottengono grandi risultati contando solo sulle proprie forze, ma come Regione sosterremo il talento dei nostri registi cinematografici».