Berlinale 2015: orso d'oro per Wim Wenders

Il regista tedesco ritirerà al Festival di Berlino (5-15 febbraio 2015) il premio alla carriera: a lui sarà dedicata anche una retrospettiva.

Berlinale 2015: orso d'oro per Wim Wenders
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21 Agosto 2014 - 10.50


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Il Festival di Berlino, che si svolgerà nella capitale tedesca dal 5 al 15 febbraio 2015, ha comunicato già il vincitore dell’Orso d’oro alla carriera. Il premio della 65esima edizione della kermesse cinematografica sarà consegnato al regista Wim Wenders, a cui sarà dedicata anche una retrospettiva di film.

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“Omaggiando Wim Wenders, onoriamo uno degli autori contemporanei più noti. Il suo cross-genere e il lavoro poliedrico come regista, fotografo e autore ha plasmato la nostra memoria del cinema e continua ad ispirare altri registi”, ha dichiarato Dieter Kosslick, direttore della Berlinale.

Attivo dal 1970 Wim Wenders ha fatto parte di una giovane generazione di cineasti che hanno fortemente influenzato il “nuovo cinema tedesco”. Lavorando sullo sfondo della crisi economica e artistica nel cinema commerciale di quel tempo, questi giovani registi hanno sviluppato nuove forme estetiche e si sono avventurati nella produzione e nella distribuzione indipendente. Wim Wenders, uno dei più grandi innovatori viventi della settima arte, ha comunicato la sua carriera proprio nella Germania post seconda guerra mondiale con “Summer in The City”, il suo primo film a cui sono seguiti oltre 50 lungometraggi. Con “Alice nelle città” (1973) e “Re della Strada” (1976) arrivano per Wenders i primi successi internazionali che lo hanno portato a girare film in Europa, Stati Uniti, America Latina e Asia, vincendo numerosi premi nei festival di tutto il mondo tra cui la Palma d’Oro per “Paris, Texas” (1984) e il Premio per la Migliore Regia per “Wings of Desire” (1987) a Cannes, il Leone d’oro per “Lo stato delle cose” (1982) a Venezia e l’Orso d’argento per “The Million Dollar Hotel” (2000) a Berlino.

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“Quello che impressiona di Wim Wenders è la diversità delle sue affinità artistiche: il suo lavoro non solo come regista, ma anche come autore e fotografo. Ha onorato gli artisti che ammira in numerosi saggi cinematografici, come Yasujiro Ozu in Tokyo-Ga o, più recentemente, il fotografo Sebastião Salgado ne Il sale della terra (2014)”, ha detto Rainer Rother,direttore artistico della Deutsche Kinemathek e direttore della Retrospettiva/Omaggio, che sarà composta da 10 film e un documentario di Wenders.

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