Il 10 luglio 2014, il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato all’unanimità il Por Fesr 2014-2020, il documento della programmazione dei Fondi Comunitari per il prossimo settennato. “Si conclude nel migliore dei modi – ha dichiarato Franco Oss Noser, Presidente della Delegazione Agis delle Tre Venezie – un iter che ha visto l’Associazione rimon¬tare un profondo ritardo che vedeva escluso lo spettacolo dai testi originari. Grazie ad un profondo e condiviso lavoro di squadra che ha visti coinvolti con forte convinzione la Direzione Cultura da un lato, il Consiglio Regionale e l’Agis Triveneto, si è reso possibile l’accoglimento di tutti gli emenda¬menti al testo originario che hanno dato riconoscimento alle imprese creative e dello spettacolo all’interno della Programmazione”.
Le risorse complessive (600 milioni di euro) sono state allocate in sei assi prioritari e il 3° Asse “Competitività delle PMI” che ha ricevuto la parte più co¬spicua di risorse ha individuato tra i settori di interesse strategico il turismo e la cultura citando in particolare il sostegno alle imprese creative e dello spetta¬colo. L’inserimento delle imprese dello spettacolo all’interno del comparto produt¬tivo è un dato di enorme rilevanza per tutto il settore che da anni rivendica l’appartenenza al settore produttivo che concorre allo sviluppo economico e sociale della Regione e del Paese. Inoltre il 2° Asse ha previsto interventi volti a dar vita ad un sistema informa¬tivo integrato della cultura del Veneto anche attraverso interventi di digitaliz¬zazione del patrimonio materiale ed immateriale.
In attesa di avere conferma della dotazione finanziaria specifica che sarà co¬munque importante, l’AGIS delle Tre Venezie esprime grande soddisfazione per il traguardo raggiunto anche grazie al lavoro iniziato due anni fa. (comunicato stampa AGIS Tre Venezie)
Il Segretario regionale AGIS-ANEC, Marco Sartore, ha aggiunto: “Il Por Fesr assegna fondi a tutto lo spettacolo, cinema compreso. Le sale cinema sono inserite a pieno titolo nel sostegno alle PMI e potranno riammodernare o rinnovare impianti, attrezzature e anche cambiare il digitale (che da oggi al 2020 sconterà di certo un po’ di obsolescenza)”.
